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Diego Surace non smette e raddoppia: “Capo Vaticano ambiente ideale, resto qui”

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In esclusiva abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Diego Surace ex capitano e bandiera del Real Spilinga, nell’ultima stagione promosso in seconda categoria con la maglia del Capo Vaticano. Il forte jolly difensivo e mediano, attraverso il nostro portale, ha annunciato il rinnovo del suo rapporto sportivo con la società del centro turistico tirrenico.

Dopo il triste epilogo della squadra del tuo cuore e del tuo paese, il Real Spilinga, sei rientrato a stagione in corso dando una mano al Capo Vaticano di mister Schiariti e ne è venuto fuori un grande trionfo. Emozioni contrastanti o gioia incontenibile?
Premetto che le emozioni vissute a Spilinga non penso siano ripetibili in nessun altro posto, con questo non voglio sminuire la gioia provata a Capo Vaticano, ma Spilinga ed il Real Spilinga sono per me un’altra cosa. Vorrei ringraziare mister Marasco, l’ultimo anno a Spilinga con lui, sotto il punto di vista fisico (senza tralasciare quello tattico visto che mi ha fatto esordire da difensore centrale) sono rinato. La stagione appena conclusa è stata un grande trionfo e di ciò bisogna dare merito a mister Schiariti che ci ha sempre creduto. 

Dopo la fine del campionato, a giochi ormai fatti e smaltita la festa promozione, ci avevi confidato di poter anche smettere di giocare per dedicarti un pò di più alla tua famiglia. Sappiamo, però, delle tante richieste che hai avuto. Cosa farà Diego Surace nella prossima stagione?
Le richieste non sono mancate sinceramente, ma non ho preso in considerazione nessuna di esse, rimango a Capo Vaticano, ho trovato un ambiente tranquillo, mister e società preparati e dei compagni di squadra fantastici, in più mi è stato chiesto di rimanere per riportare la squadra nelle categorie che merita con la consapevolezza che già da quest’anno servirà una rosa importante e già in questo senso la società si sta muovendo.

Conoscendoti bene come calciatore, non avremmo dubbi a dire che, secondo noi, se decidessi di giocare ancora, lo faresti a Capo Vaticano per la serenità dell’ambiente che hai trovato ed il gruppo che si è formato. E’ solo una nostra ipotesi oppure il neroverde ti dona particolarmente?
Il neroverde mi dona particolarmente, l’ho indossato da ragazzo avendo fatto la trafila nelle giovanili e qualche presenza in prima squadra, più che altro mi piace la serenità che si è venuta a creare intorno alla squadra, merito della società e del senso di appartenenza che il presidente Carone sta trasmettendo a tifosi e calciatori.

Cosa ti aspetti da questa nuova annata calcistica che è ormai quasi alle porte. Qual è l’obiettivo della squadra, quale il tuo personale?
Dalla nuova annata mi aspetto di potermi divertire magari insieme ai tanti giovani presenti in rosa, la voglia non manca, speriamo che regga il fisico.  L’obiettivo della squadra, ma soprattutto della società, è quello di disputare un buon campionato con un pensierino alle prime posizioni, vorrei esprimere un desiderio, veder tornare sui campi di calcio (magari a Capo Vaticano) un grande amico ma soprattutto un grande calciatore: Ciccio Dotro, reduce da un bruttissimo infortunio.

Grazie a Diego Surace per averci preferito ancora una volta, un grosso in bocca al lupo per la nuova stagione calcistica.

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