Di Antonio Franco – “Ho deciso di attaccare le scarpette al chiodo, fisicamente mi sento ancora benissimo e potrei continuare a giocare ma ho voglia di mettere in gioco in panchina”. A parlare è Ciccio Corapi, uno dei calciatori calabresi più rappresentativi con una carriera spesa tra Serie B e C in giro per l’Italia e, soprattutto, capitano e leader del Catanzaro per molti anni. L’intervista era nata per fare il punto sul campionato di Eccellenza e sul futuro da calciatore di Corapi dopo l’ultima stagione vissuta tra Cutro e Paolana, invece, un po’ a sorpresa considerando le prestazione con la maglia della Paolana, Corapi annuncia l’addio calcio giocato: “Ho 38 anni, ammetto che non è una scelta facile perché dentro di me sento sempre la stessa passione di quando avevo 5 anni, mi sento fortunato perché sono riuscito a realizzare il sogno che avevo da bambino ed ora è il momento di voltare pagina”. Insomma, la carriera di Corapi da calciatore si chiude con una stagione in Eccellenza, la prima della carriera: “Prima di Paola sono stato due mesi a Cutro, in Promozione, con mister Pietro Zangari, un mio carissimo amico, oltre che un grande allenatore. Cutro e Paola sono state due esperienze positive perchè ho conosciuto persone splendide e mi sono divertito, anche se devo ammettere che il campionato di Eccellenza è più duro di quanto pensassi, ci sono tanti calciatori di categoria superiore”. Che tipo di progetto cerchi per la tua prima esperienza in panchina? “In questi casi parlare di progetti è superfluo, vorrei semplicemente che qualcuno mi desse fiducia per poter iniziare e dimostrare il mio valore, spero che arrivi la chiamata giusta anche perché i tempi stringono. Da calciatore i tempi erano diversi, potevo aspettare con calma la chiamata giusta, da allenatore è importante iniziare presto”. C’è già stato qualche contatto? “Onestamente si, anche fuori regione ma per vari motivi non si sono concretizzati, aspetto fiducioso con la speranza che il telefono squilli, la fame e la voglia di arrivare è la stessa che avevo da calciatore. Porto con me le cose positive di ogni allenatore che ho avuto in carriera, un nome su tutti Vincenzo Italiano, mi ha aperto un nuovo mondo sul tema allenatore”. Infine, Catanzaro, il tuo grande amore, ti aspettavi un campionato così? “Sinceramente ero convinto vincesse il campionato, ma certo non in maniera cosi facile e devastante considerando la forza degli avversari. E’ meritato dopo la delusione dell’anno scorso”.
