Il Cus Psg non ci sta. La società intende comunicare tutta la sua amarezza e indignazione per l’arbitraggio della gara Cus Psg-Roccabernarda e per il modo in cui vertici e osservatori arbitrali con presunzione e atteggiamenti non consoni si comportano in determinati frangenti.
Il Cus quest’anno non ha mai voluto mettere l’accento sulle situazioni che l’hanno vista pesantemente danneggiata nella corsa ad una salvezza. Per tutto il girone d’andata abbiamo subito in silenzio, ma adesso siamo stufi di essere sempre penalizzati.
Potremmo citare le innumerevoli discutibili decisioni subite fin ora, ma ci limitiamo per adesso, a quanto accaduto nella gara sopra citata che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il signor Montalto di Rossano oggi ha palesemente condizionato il risultato con scelte discutibili che hanno penalizzato la nostra società, in particolar modo ci riferiamo alla mancata espulsione di un avversario che ha volontariamente colpito a palla lontana un nostro calciatore ma soprattutto sulla mancata sanzione disciplinare su una sciagurata uscita del portiere ospite sul nostro attaccante lanciato a rete ed in anticipo sulla palla. Il colmo è stato raggiunto nel recupero quando, dopo il pareggio della compagine silana, un calciatore avversario faceva chiaramente un gesto irriguardoso nei confronti della panchina di casa creando un parapiglia culminato con due espulsioni per noi (?) ed una per gli ospiti.
A fine partita, alle giuste rimostranze dei tecnici, dirigenti del Cus, si registrava un atteggiamento non consono dell’osservatore arbitrale, che con aria sprezzante minacciavano “provvedimenti”.
La reazione del Direttore Sportivo Stefano Dodaro non si fa attendere. “Dopo quanto visto in questa partita ho il dovere di intervenire. Il Cus Psg è stato danneggiato, alla nostra attuale classifica mancano dai 4 ai 7 punti. -attacca il Ds degli scorpioni – e non mi si venga a dire che alla fine del campionato gli episodi si compensano, che di episodi a nostro favore al momento non me ne ricordo. Siamo stanchi di subire ogni partita un decisione a nostro sfavore che ci comporta, quasi sempre, la perdita di punti fondamentali per il nostro campionato. C’è sicuramente un problema arbitrale e c’è anche un problema di chi li sceglie e li giudica. Ho riscontrato e non mi riferisco solo ad oggi, oltre alla poca voglia di dialogare e spiegare, anche insofferenza e pregiudizio. Ad oggi, in ogni partita casalinga, abbiamo sempre accolto avversari, addetti ai lavori, terna arbitrale e osservatori, in modo impeccabile ed esemplare, ma devo pensare che questo modo di fare sia stato frainteso. Noi continueremo nel nostro modo di fare calcio che è all’insegna della correttezza, del rispetto reciproco e della lealtà, ma pretendiamo massimo rispetto da tutti!”.
UFFICIO STAMPA
S.S. CUS PSG