Il sigillo alla partita è merito di De Rose, che infila alla sinistra dell’incolpevole portiere ospite, con staffilata di destro da applausi.
Partita tra due squadre reduci da una striscia di risultati positivi e che puntano anche oggi ai 3 punti. Il primo tempo, netto predominio territoriale mangonese, comunque finisce a reti inviolate. La partita sembra trascinarsi verso un laconico 0-0 , ma poi la svolta già descritta, l’ 1-0 a quindici minuti dalla fine. Nonostante il freddo pungente la temperatura sale, gli animi si surriscaldano. I minuti restanti sono molto agitati, si susseguono azioni da gol intervallate da numerosi stop con solite ammucchiate, difficile per la signora arbitro sedare animi così bollenti, volano tanti cartellini, tra uno spintone e l’altro ci si trascina fino al 99′ e finalmente arriva il triplice fischio. Per noi finisce il girone di andata a 32 punti, bene così.
La dirigenza ringrazia i ragazzi e coglie l’occasione per salutare con particolare affetto il capitano Fabio Arcuri, grazie ed in bocca al lupo per tutto.
Capitan Fabio Arcuri: “Avrei voluto che questo giorno non arrivasse mai, o quantomeno tardasse il più possibile, quasi a sperare di poter modificare e rallentare il tempo, pur consapevole che questo non sarebbe mai potuto accadere. Invece eccoci quì. All’atto finale. Al capolinea. Il momento è arrivato e forse anche più in fretta di quanto mi aspettassi e di quanto sperassi dentro di me.
In questi ultimi giorni che mi avvicinavano alla partenza ho dormito poco e pensato tanto alle parole che avrei potuto usare e dire ma, si sa, con le parole io non sono mai stato bravo e quindi ho scelto ciò che più mi riesce meglio: scrivere.
Potrei stare quì a riempire il foglio fino a domani e raccontare ogni singolo momento di questa breve ma indescrivibile esperienza, ma preferisco tenere per me il dietro le quinte: dove non sono serviti soldi, a quelli non ho mai dato peso, non sono serviti corti e incoraggiamenti, non è servito il blasone. Dentro di me sapevo, sentivo, quasi come un sesto senso, che in quel preciso istante stavo facendo la scelta giusta.
Da quel momento non avevo firmato per una semplice squadra, da quel momento ero entrato in una famiglia che mi ha accolto e mi ha adottato meglio di come una madre accoglie un figlio e di cui ho avuto il piacere e l’onore di essere scelto e diventarne da subito il capitano. Allora non potevo fare finta di nulla, non potevo andarmene con un semplice “ciao”, anche perché, chi mi conosce, sa che la semplicità non è mai stata il mio forte.
Ringrazio il presidente Spadafora per la sua spropositata generosità, la sua eleganza e la sua umiltà, roba rara da trovare di questi tempi. Una persona piena di valori e pronto a farsi in 100 per tutti e di cui ho avuto la fortuna ed il piacere di avere nella mia vita, al di là del rettangolo di gioco. Ringrazio ogni singolo dirigente, uno per uno, presente ad ogni seduta di allenamento, semplice amichevole o partita, con cui si è stretto, senza farlo apposta, un rapporto di stima reciproca e lealtà degno della parola amicizia.
Ringrazio mister Carmine, mister Michele e soprattutto mister Berardi. Persone più uniche che rare. Gente preparata e professionale nel proprio compito ma, allo stesso tempo, dotati di un umanità, una pazienza ed un rispetto spropositato per il proprio lavoro e per le persone che li circondano e che per me in particolare hanno sempre nutrito un affetto che neanche il miglior poeta o scrittore sarebbe in grado di descrivere a parole.
Infine, non posso non ringraziare la mia squadra, anzi la mia “banda” (come la chiamiamo sempre noi). Dal primo portiere all’ultima riserva, ma si fa solo per dire, perché di riserva quest’anno non ne ho vista neanche una. Ragazzi eccezionali, pazzeschi, umili, educati e con tanta tanta voglia di migliorare e mettersi in gioco, presenti ad ogni singolo allenamento, anche sotto tempeste di pioggia e temperature rigidissime, nonostante il loro minutaggio in campionato risulti ancora al minuto 0. Ragazzi che mi hanno fatto sentire da subito il loro leader e che hanno ascoltato ogni mio singolo consiglio, a volte forse un po’ troppo accentuato, ma senza mai dire una parola fuori posto (o quasi).
Come ho sempre ripetuto durante l’anno, nella mia breve ed insignificante carriera calcistica, ho avuto anche la fortuna di toccare il mondo del professionismo e forse qualche manciata di campionati sulle spalle ce li ho anche io, ma ció che ho trovato a Mangone vale più di uno scudetto vinto o un contratto milionario. Ciò che ho trovato a Mangone vale tutti gli anni di sacrifici spesi ad allenarsi sotto i temporali, le nevicate ed i km lontani da casa. Questa è la mia rivincita, questa è la mia vittoria, e con me è quella di tutti. Mi sono sentito a casa, mi sono sentito ancora vivo ed importante e soprattutto ho sentito di avere al mio fianco persone vere, leali e sincere, valori che per me contano più di ogni altra cosa al mondo.
Ricordo le parole che circolavano nei primi giorni del ritiro di Agosto. Ricordo quando tutti ci davano tutti per spacciati e condannati ad una retrocessione già sentenziata in partenza. Avremmo dovuto fare un miracolo semplicemente per mantenere la categoria. Invece ora siamo lì sopra, già salvi a Dicembre e incredibilmente a -3 punti dal primo posto ed imbattuti dal 29 Settembre.
È vero.. sicuramente non vinceremo il campionato e probabilmente arriveranno anche i “momenti no” dove le cose non gireranno ed i risultati faticheranno ad arrivare, ma questo gruppo mi ha insegnato che tutto può accadere se credi in quello che fai.
Per questo dico a tutti di continuare a crederci, a lottare e a non mollare mai perché quello che abbiamo creato noi va al di là delle centinaia di migliaia di euro spesi dalle altre squadre per vincere il campionato, va al di là del blasone delle società e dei nomi di giocatori importanti acquistati per fare la differenza.
Noi abbiamo creato qualcosa che nessuno quest’anno ha avuto la fortuna di avere: l’amicizia, il gruppo. E con questo, anche se non saremo dei fenomeni, si può arrivare da qualsiasi parte.
Sarò sempre il vostro primo tifoso e con la testa sarò ogni domenica a lottare di fianco a voi. Grazie per avermi regalato dei valori e dei principi che pensavo non esistessero più, e soprattutto, come dico io sempre al mister, ricordategli che gli stiamo regalando un sogno! In bocca al lupo banda, sono fiero ed orgoglioso di tutti voi. Ci vediamo presto! Il vostro capitano.
Uff. stampa
SillanumMangone