Come ogni anno noi ragazzi della dirigenza ci riuniamo per tirare giù le somme dell’andamento dell’annata a trecentosessanta gradi e quest’anno, a malincuore, io e il co-fondatore Giuseppe Tipaldo abbiamo deciso di intraprendere nuove strade e lasciare il nostro caro Athletic Roccella. Questi ha lasciato a me l’arduo compito di parlarne pubblicamente ed è giusto che faccia presente le motivazioni della scelta.
La storia inizia quando, ancora ragazzi ventitreenni, ci incamminavamo verso questo nuovo percorso con il nome di Athletic Tiki Taka, che nasceva da una necessità e un’opportunità che volevamo concedere ai ragazzi di Roccella, carici di entusiasmo e voglia di crescere, i quali per svariati motivi avevano abbandonato il calcio. Abbiamo dovuto lottare anche contro il parere dell’opinione pubblica che riteneva avessimo creato la squadra per destabilizzare la Serie D, questione, questa, alquanto inverosimile, in quanto in realtà noi ci eravamo riuniti per puro divertimento. Infatti negli anni abbiamo anche collaborato e organizzato amichevoli, fin quando finalmente il popolo roccellese ha capito la sincera motivazione dalla fondazione della squadra. Detto ciò sono stati quattro anni davvero pieni che ci hanno dato gioie e dolori come del resto normalmente fa il calcio ad ogni livello. Per motivi personali e lavorativi abbiamo però deciso di chiudere questo ciclo durante il quale crediamo di aver profuso massimo impegno per la squadra e i ragazzi. È stata davvero duro e doloroso prendere questa decisione, purtroppo necessaria. Ringraziando tutti i ragazzi e i dirigenti che sono passati da noi, un ringraziamento particolare a Luigi Pacinella e Gabriele Origlia che quest’anno hanno ricoperto i ruoli di calciatore/dirigente.
Auguro a tutti i ragazzi che in questi anni ci hanno seguito di proseguire con la passione che li contraddistingue nel calcio e di continuare, soprattutto, a divertirsi. E’ vero che l’Athletic dall’anno prossimo non ci sarà più, ma ciò non vuol dire che non ci deve essere un prosieguo, anzi, sarò il primo sostenitore di chi avrà la voglia e soprattutto la determinazione di avviare una nuova avventura e resto a disposizione di consigli ed aiuti esterni senza remore. Il mio percorso non finisce qui: questo è stato solo l’inizio di un cammino. Spero adesso di poter inseguire i miei obbiettivi in questo mondo che fa parte della mia vita quotidiana, vista la famiglia da cui provengo (mio padre Pasquale, vecchia gloria del Roccella, ha calcato i campi di interregionale con il Siderno e dirigente ed allenatore, mio nonno, Antonino Bosco, al quale è stato intitolato il campo di Monasterace, anche presidente del Roccella e fondatore dell’A.S. Nova Virtus Monasterace), per la quale il calcio è pane quotidiano.
Uff. stampa
Athletic Roccella