
A volte capita, leggendo, può accadere che ci si trovi combattuti nel decidere se replicare, e quindi concedere il lusso del confronto e dell’apprendimento, oppure tacere e far illudere anche i più tendenziosamente schierati e di parte facendoli galleggiare nel proprio limbo. Qualcuno, in tempi neanche tanto remoti, disse “Se vi trovate a cospetto di qualcuno più colto fatelo parlare, vi aiuterà a crescere; in caso contrario esprimetevi men di quanto potete altrimenti sarà lui a crescere”.
Bene, decidiamo di far crescere, l’egoismo non alberga a queste latitudini, fonte inesauribile invece di lealtà, senso critico nel valutare pro e contro.
L’occasione propizia che porta a qualche riflessione è fornita dalla gara di semifinale PlayOff del Campionato Promozione girone A disputata ieri al Comunale “P. Toscano” di Cassano che obbligava al confronto il Cassano Sybaris, terza forza del torneo, contro il/la Soccer Montalto giunto in quarta posizione con un ritardo di 5 punti.
Che ogni opinione debba essere rispettata è fondamento sacro tanto quanto quello di essere anche opinabile. Scorrendo un Comunicato di chi non ha passato il turno, si legge “Il pari maturato non rispecchia l’andamento della partita, una brutta e spigolosa partita. Il migliore del Cassano Sybaris è stato l’ottimo portiere Narvaez che si è superato tre volte su tiri di Renato Prete. Per il Cassano, oltre al più che generoso calcio di rigore, troviamo nelle occasioni gol dei locali, un tiro da fuori aerea parato da Nudo”.
Dunque, che potesse essere brutta e spigolosa era preventivabile, la posta in palio lo poteva far intuire, certo è che chi pensava di assistere a una contesa quale sorta di amichevole ha imboccato una strada sbagliata impostando male il navigatore. Bastava scrivere Santuario di…, Abbazia di…, Teatro di… e avrebbe goduto di bellezza visitando Monumenti e Chiese, spettacolarità nel caso di Teatro. E ancora, se avessimo
saputo che non potevamo schierarlo, avremmo impedito a Narvaez di giocare, evitando di non schierare nessuno al suo posto consentendo al talentuoso attaccante di realizzare una bella tripletta. Nulla contro il
giocatore, talento da vendere e gioia da gustare vedendo le movenze. Ma tant’è!
Nel proprio tabellino, tra le occasioni per la squadra che poi passerà il turno, la società ospite con lo scritto comunicato dal proprio responsabile alle comunicazioni, ricorda solo un’altra occasione, UNA SOLA, parata da Nudo omettendo invece altri interventi di pregevole fattura del proprio portiere in almeno altre quattro occasioni che ha evitato il peggio. Giusto per futura memoria, occasioni Cassano Sybaris 5 nei tempi regolamentari, 1 nei supplementari oltre a un altro rigore ai danni di Pinto sempre nei supplementari; nel tabellino degli ospiti le tre occasioni per l’attaccante Renato Prete, una traversa su calcio di punizione di Del Popolo.nei tempi regolamentari e 1 occasione nei supplementari.
E con l’avvento dei nuovi mezzi, laddove richiesti, si forniranno video esaustivi. Secondo lo scritto, bene ha fatto il portiere Nudo a parare (ricordiamolo, un classe 2005 di cui si sentirà sicuramente parlare bene),
ha sbagliato invece Narvaez a fare quello che il ruolo del portiere richiede. Che bilancia strana, andrebbe ritarata! Poche settimane fa un allenatore professionista ebbe a dire che in Italia su sei milioni di abitanti ci sono 6 milioni di allenatori, bene, assumiamo formale impegno di informare lo stesso che tra questi allenatori uno solo si è dissociato iscrivendosi al Corso per Arbitri. Definire generoso l’azione scorretta del proprio difensore ai danni di De Olivera ha il triste sapore della giustificazione, a discolpa dell’episodio sanzionato dall’arbitro che poco prima aveva già ignorato un altro caso sospetto (video disponibili su richiesta se non ancora visualizzati sui vari social).
Si riporta nel Comunicato fatto circolare “Poi solo falli, perdite di tempo e risse che fanno scadere il gioco del COMUNICATO STAMPA calcio a lotte di quartiere. I tempi supplementari poi una cosa inutile: non si è giocato più di quattro minuti, poi ci si è divertiti ad ammirare il gioco che si fa negli asili comunali: “tutti giù per terra”.
Duole constatare di non aver approfittato delle preziose lezioni di calcio che venivano offerte, tra l’altro anche gratuitamente. Ci iscriveremo ai prossimi corsi/tornei, recupereremo. Ma cosa si scrive, quale altro appiglio si cerca per addolcire la pillola?
Le risse, laddove reali, non possono verificarsi tra atleti della stessa squadra, necessario la compartecipazione di altri, forse con magliette diverse. Evidente l’ispirazione a Lamberto Bava, a tali affermazioni anche la favola di Fantaghirò sminuisce. E se il tempo fosse vissuto nel percorso naturale che giorno dopo giorno offre, l’amato asilo comunale potrebbe essere una bella Scuola dell’Infanzia con l’intramontabile gioco a cui tanti hanno partecipato. Se poi si aggiunge la considerazione che i calciatori locali non hanno frequentato scuole italiane, vien da sé che non conoscano questo gioco.
Probabile forse che la foga messa in campo dagli ospiti causando infortunii (mirati? Ferracci e Salinas ne
escono un po’ malconci), legittima e condivisa, naturale cercare di portare a casa un passaggio del turno
portando a praticare un gioco più maschio, più virulento, d’altronde giustificabile per l’importanza della gara.
Volutamente o distrattamente, si dimentica di menzionare le espulsioni dei calciatori locali (Munoz e Pinto) sulle cui motivazioni non grava assolutamente la violenza, sorvolando altresì su altri medesimi provvedimenti risparmiati dall’arbitro a vantaggio degli ospiti, leggasi proprio Renato Prete graziato 2 volte (soliti video disponibili sul web o su richiesta).
Nella conclusione “Non uno spettacolo edificante, per non parlare di quello che è successo al triplice fischio, di cui preferiamo non parlare”.
ORA SI DIVENTA, però, PIU’ SERIOSI!
Si scriva esattamente quello a cui si fa riferimento, si metta nero su bianco quello che pilatescamente si insinua, si abbia il coraggio di dire quello che accade al triplice fischio, troppo facile “di cui preferiamo non parlare” (tutt’al più scrivere). Attenzione, i famosi video e foto testimoniano il contrario, smentendo le tesi insinuate ed alimentate dalla delusione. Plauso va ai giocatori e ai dirigenti, quelli però che abbiamo imparato a conoscere anche alla gara disputata a Montalto quando, sebbene sconfitti in casa per un bel 5 a 2, hanno mostrato a tutti come saper perdere. Scrivere tanto per giustificare un ruolo, beh, lascia il tempo che trova ma insinua malitesi che non giovano al movimento pallonaro.
Per concludere,qualcosa non torna, giusto perché poi, alla fine, leggiamo “Detto questo bisogna però ammettere che il Cassano ha meritato di passare il turno avendo giocato in dieci da metà secondo tempo e che la Soccer che non è stata in grado di approfittare della circostanza di gioco finendo per cadere nel tranello dei locali. Complimenti al Cassano e in bocca al lupo per il prossimo impegno”.
Il buon e mai dimenticato Antonio Lubrano soleva dire “a questo punto la domanda sporge spontanea”, la riprendiamo e la proponiamo a chi legge: Il Cassano Sybaris ha meritato o non ha meritato?
No, perché siamo in confusione. Se nel debutto del Comunicato Stampa diramato inizialmente si riporta che “il risultato non rispecchia l’andamento della gara” e nelle conclusioni si legge ”il Cassano ha meritato
di passare il turno”, ci viene difficile comprendere a quale intenzione mostrare interesse, per quanto poco
ci importi.
Noi, però, non abbiamo mai segnalato l’inosservanza del Regolamento LND-CR Calabria cui si è resa protagonista per tutta la stagione la società di Montalto facendo evitare richiami, sanzioni e penalità in caso di violazioni ripetute. Nel Comunicato Ufficiale n 2 del 5 luglio 2022 (pag 6), relativamente al Campionato di Promozione, con espresso riferimento alle maglie di gioco, è riportato (sottolineato) senza personalizzazione con il cognome del calciatore/calciatrice che la indossa. Non è di nostra conoscenza sapere se si goda di speciale deroga, non lo abbiamo evidenziato, continueremo a non farlo. Chi si erge a giustizialista deve dapprima esserlo!
Il/La Soccer Montalto è stata una degna contendente, sia nel campionato sia nella gara di PlayOff, una società ammirevole, cordiale e organizzata, anche troppo per la categoria. Avrà modo di ritentare la scalata, la giovane matricola saprà riconquistare quello che con noi ha dovuto lasciare ed accettare.
Orgogliosamente abbiamo passato il turno perché abbiamo giocato meglio anche in inferiorità: gli avversari si sono limitati a partecipare, abbiamo dominato il gioco, la palla, il campo, il pubblico, il tempo e lo spazio. Felicità, buon cammino!
Uff. stampa