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Cotronei, parla Gentile: “Pasqua surreale”

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di FILIPPO FARALDI – La pandemia da Covid-19 non cessa di stravolgere le nostre abitudini ma soprattutto le nostre vite. Sia le Palme come la Santa Pasqua sono state messe al bando dal maledetto ‘Coronavirus’. Lo sport è ancora al palo, Europeo, Olimpiadi e Paraolimpiadi spostate al prossimo anno. La Serie A come la B aspettano sviluppi, si parla di fine maggio, mentre Champions e Europa League si disputeranno nel mese di luglio. Mentre i Dilettanti aspettano il da farsi. Oggi sentiamo il parere di Ernesto Gentile calciatore del Cotronei (Eccellenza Girone A).

Salve, come va?
Fortunatamente bene considerato il periodo

Feste pasquali al bando. Lei come le ha passate?
Ovviamente a casa date le circostanze, ma ho avuto modo di apprezzare ancor di più la compagnia familiare dato che solitamente ci si organizza con amici.

Il Covid-19 ha stravolto tutto, secondo lei ne usciremo?
Naturalmente! Ovviamente rispettando i tempi e le regole. Sarà ancora lunga.

Come passa le sue giornate?
Approfitto col dormire un po’ in più. Il riposo è fondamentale per un atleta. Tra mattina e pomeriggio svolgo esercizi ginnici e cyclette per mantenere la tonicità muscolare, naturalmente osservo anche un’attenta alimentazione.

L’economia è a terra. Il nostro governo dispensa soldi alle imprese e alle famiglie. Il governo calcistico ha chiesto aiuto, secondo lei merita lo stesso trattamento delle prime due categorie?
Non sono la persona più adatta per dare una soluzione, credo solo che le società meno facoltose senza un adeguato aiuto siano destinate a scomparire. Basti pensare ai mancati incassi, al blocco degli sponsor e conseguenza alla mancata erogazione degli stipendi ai giocatori e a tutto ciò che ruota intorno.

Dal 3 maggio la Serie A dovrebbe rimettersi a lavoro per farsi trovare pronta. Giusto?
Non credo sia giusto. I tempi non sono maturi per riprendere, il virus è ancora in agguato, sarebbe troppo rischioso per la salute di tutti. Una eventuale ripresa sarebbe opportuna più in la, meglio rimandarla, ne gioverebbe tranquillità e serenità dei giocatori stessi.

La Lega Dilettanti ancora non si è pronunciata. Secondo lei il campionato dovrebbe riprendere?
Il problema per le squadre dilettantistiche è ben più pesante. Riprendere i campionati comporta un gran sacrificio economico che non tutte le società sono in grado di sostenere. Come detto prima, i mancati incassi causati dallo stop e tutte le precauzioni e normative che si dovranno mettere in atto, mettono in ginocchio la maggior parte delle squadre , soprattutto a livello economico e non solo.

Il Cotronei è in zona playout, il campionato rispecchia la vostra classifica?
Giunto durante la sessione del mercato invernale, si prospettava una buona seconda parte di stagione. La squadra era a metà classifica. Di lì  in poi tanta confusione in società, per me e i miei compagni poca tranquillità sia dal punto di vista tecnico che economico. Di conseguenza i risultati in campo non potevano che essere negativi. Fortunatamente il gruppo è rimasto unito, siamo andati avanti e riconquistata un po’ di fiducia i primi punti per la risalita sono usciti fuori. Prima dello stop causa virus abbiamo chiuso con una vittoria sulla Morrone per 3 a 1.

In questi giorni ha sentito il mister e i suoi compagni?
Si, ci teniamo in contatto costantemente tramite social.

Grazie per la sua disponibilità

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