Alla fine il sogno è diventato realtà, il presidente Cascardo è riuscito nell’intento di riportare il Cerzeto in Prima Categoria, dove l’aveva rilevato, grazie alla grande abnegazione del proprio gruppo dirigenziale, al lavoro di mister Caracciolo e ad un gruppo di calciatori che non si è mai risparmiato nell’arco di tutta la stagione. Una cavalcata degna di una grande squadra, nel ricordo sempre vivo dell’amico Tonino Parise, vera anima e dodicesimo uomo dei rossoneri cerzetani. Sul campo è stato tutto perfetto, pochi passi falsi e grandi imprese, quattordici successi in ventuno gare e cinquantuno reti messe a referto. Quarantasette punti, otto in più della prima inseguitrice ma, soprattutto, la chiara percezione che nessuno avrebbe potuto scalfire questo primato. In esclusiva, per CalabriaDilettanti, la stagione magica del Cerzeto nelle parole del presidente Silvio Geraldo Cascardo e del mister “promozione” Gianroberto Caracciolo.
PRESIDENTE CASCARDO
Con tre giornate d’anticipo siete riusciti a vincere il girone A di 2° Categoria ed a tornare in Prima, categoria che avevate lasciato tre stagioni orsono. A giochi fatti, se la sente di ripercorrere le tappe più importanti di questa cavalcata, che vi ha visto protagonisti dall’inizio alla fine?
E’ stata una bella cavalcata, abbiamo fatto un pò tesoro degli errori degli ultimi anni, meno presunzione, più umiltà, mantenendo un profilo basso, partita dopo partita. Non abbiamo mai parlato di vittoria campionato. Beh, cosa dire su questa cavalcata, inizierei dalla prima gara fuori casa a San Demetrio, vittoria per 2 a 1 contro un’ottima squadra, li ho visto una squadra combattiva, con tanta qualità, che aveva fame di vincere, gli altri anni forse queste partite esterne l’avrei perse, poi mi soffermerei sulla gara interna con il Cropalati, andiamo sotto 3 a 0 al primo tempo, al rientro è un 4 a 3 per noi, una gara da cardiopalma.. stesso discorso a Rossano, sotto di 3 gol riusciamo a pareggiarla, è stata una squadra di carattere che non ha mai mollato in nessuna gara, in tutto sono ben 4 le gare rimontate in un campionato. Un’altra bella gara dopo la vittoria con la Sandemetrese è stata la vittoria a Fagnano, campo difficilissimo, ma grazie alla solidissima difesa guidata da capitan Cipolla e il duo d’attacco Forte – Avolio riusciamo a spuntarla. poi arriva il 10 marzo, gara interna con il Calopezzati secondo, giochiamo i più bei 30 minuti della stagione, andando in vantaggio con Amendola con uno splendido gol, nonostante il vantaggio, veniamo ripresi da Maldera, poi il nostro Mantello ci tiene in gara stile Abbiati contro il Perugia nello scudetto di Zaccheroni, fammi passare la vena milanista, e poi Forte la risolve a suo modo. E dopo arriva Malvito, gara durissima, campo non facile, nonostante l’opposizione casalinga riusciamo a batterli, credo che qui ho iniziato a percepire che era fatta, nonostante il pari del giorno precedente della Riviera non ci siamo accontentati del punto, ma abbiamo cercato di approfittarne, forti di questo risultato la domenica dopo arriva la Riviera in casa, gara spettacolare, gli attacchi la spuntano, con un 3-2 spettacolare a nostro favore, la gara non era iniziata nel modo migliore, qualche defezione, anche l’infortunio di Mantello sembra far si che sia una giornata in salita, ma sotto la guida di capitan Cipolla, ci abbiamo creduto fino alla fine, recuperiamo lo svantaggio iniziale di Tufo con Avolio, Forte ci porta in Vantaggio, Madeo su rigore la riprende e poi Forte ci regala di testa il definitivo sorpasso e la relativa gioia. Il resto è la scialba prestazione di Lauropoli e la festa di oggi contro l’Amica Rossano.
Stagione incredibile, condita da quattordici vittorie, quattro pareggi e solamente due ko, di misura, e su campo avverso. Imbattuti nel vostro fortino di via dello sport, avete lasciato poco e nulla agli avversari. Avolio (16 gol) e Forte (13 gol) sugli scudi, ma tutti hanno risposto alla grande. Eravate consapevoli, in estate, di aver costruito una squadra così forte o avevate programmato questa stagione trionfale?
Siamo partiti a fari spenti, non mi aspettavo una stagione trionfale, ma ero consapevole delle forze individuali dei miei calciatori, alcuni calciatori sono un lusso per la categoria, su tutti Cipolla, leader difensivo della mia squadra, Mantello è un portiere che nella categoria è difficile trovarlo, in avanti Forte ed Avolio non li scopro di certo io per la prima volta, bomber navigati. Amendola è stato un jolly preziosissimo nella mani del mister, Luci ha illuminato il centrocampo, Lupinacci orgoglio di Cerzeto, Sganga autore di 5 reti e l’anno scorso non ha proprio avuto spazio nella sua precedente squadra, è stato un giusto mix, vincere è difficile, a tutti i livelli, è difficile, abbiamo trovato e costruito un gruppo che nelle difficoltà anzichè arrendersi non ha mai mollato, abbiamo avuto ragazzi che nonostante i pochi minuti disputati erano sempre i primi al campo e a disposizione dei compagni. Anche nelle maglie celebrative abbiamo fatto qualcosa di diverso, non scrivendo le solite frasi sul salto di categoria, ma abbiamo fatto un collage di tutte le frasi dello spogliatoio, di questo folle gruppo che abbiamo formato, in poche parole, ognuno è stato un tassello importante per completare il puzzle. Il cuore ha chiamato ad inizio stagione, il Cerzeto K91 ha risposto!
Mancano una sola gara alla fine della regular season e poi tutti concentrati in vista della Supercoppa provinciale. Cosa c’è nel futuro sportivo del suo Cerzeto?
Bella domanda, sono 20 anni che sono in questa società, prima da scarso calciatore, poi da dirigente, poi da vice e da 3 anni presidente. Io amo il Cerzeto come fosse la donna della mia vita, per lei ho fatto le mille follie ed ancora oggi ne porto le cicatrici, avevo un obiettivo, riportarla in prima da dove l’ho presa, ci sono riuscito, coronando anche il sogno di averlo vinto direttamente per la prima volta nella storia del Cerzeto, per lei ho pianto quando siamo retrocessi, gioito quando vincemmo 2 volte i playoff, ma il calcio è fatto di cicli, ed ora è giusto dare lo spazio a chi vuole affacciarsi, rimarrò ma con un ruolo diverso, come direttore sportivo. che è quello che sostanzialmente faccio da anni e che mi piace di più fare. Consegnerò le chiavi al sindaco, indicendo una riunione aperta alla cittadinanza e a qualsiasi imprenditore che voglia fare calcio, cosi da programmare da subito la nuova stagione, dobbiamo rimanerci il più a lungo possibile, finora si è ragionato come famiglia, adesso dobbiamo fare un nuovo step, maturare come società.
Sappiamo che nel cuore di tutti i cerzetani c’è una dedica speciale per questa vittoria, se la sente di esprimere il suo stato d’animo attuale, in rappresentanza di società e squadra?
Ogni qualsiasi dedica ha un sole nome, TONINO PARISE, il giorno che ribaltammo la partita con il Cropalati mi disse raggiante, Silvio sono venuto sullo 0-3 ed abbiamo vinto, ho portato bene… non dimenticherò mai quel giorno e il suo sorriso, è stata la sua ultima gara da dirigente! da quel giorno in campo siamo scesi in 12, ad ogni palo preso dagli avversari, ad ogni palla rotolata sulla linea bianca, ho e abbiamo guardato in cielo con un sorriso.. Il Meteo oggi portava pioggia, c’era un pò di sfiducia per tutti i festeggiamenti che erano previsti, ma non è caduta una goccia di pioggia nonostante il cielo plumbero, è stato bello ed emozionante, entrare con i bambini che tenevano il suo striscione in campo oggi ed emozionante quando, durante la sfilata, ci siamo fermati al cimitero ed intonato il suo coro, ora il mio prossimo obiettivo sarà intitolare il comunale a lui, come giusto che sia. Allo stesso modo, ringrazio mia moglie per il tempo che le ho tolto per il Cerzeto, l’amministrazione comunale sempre disponibile e sensibile ad ogni richiesta, a mio fratello che non solo è stato calciatore, ma anche magazziniere, sempre al mio fianco anche nelle mie azioni non condivise, tutto questo l’ha fatto per vedere coronare il mio sogno. ai miei dirigenti, e soprattutto ai miei calciatori, a quelli che hanno giocato per la maglia e per me, a loro devo una delle gioie più grandi della mia vita.
MISTER CARACCIOLO
La squadra da lei allenata si è dimostrata la più forte e la più completa, ed i numeri lo testimoniano. Avete battuto avversarie ostiche ma, soprattutto, non avete mai dato l’impressione di poter cedere il passo. Che campionato è stato per il Cerzeto?
Non partivamo con i favori dei pronostici, con il presidente Cascardo ci eravamo prefissati una salvezza tranquilla, poi i risultati e la voglia di stupire hanno fatto il resto. E come si dice: l’appetito vien mangiando!
Gli allenatori non amano mai fare dei nomi ma, sinceramente, c’è più di qualche calciatore che è andato oltre la media in questo campionato. Mantello, Filocomo, Luci, Sganga, Forte, Avolio sono solo alcuni dei protagonisti, qual è stata l’arma in più della sua squadra.
Difatti non vince mai il singolo, a questi nomi mancano giocatori di spessore come Cipolla, Amendola, Piraino, ragazzi giovani come Currò, Lupinacci ma, ripeto, è il gruppo che ha fatto la differenza.
Adesso un periodo di scarico, prima di riprendere il filo conduttore in vista dell’appuntamento finale con la Supercoppa provinciale. Cosa si aspetta dalla squadra in queste ultime due gare e come valuta la gara secca che vi aspetterà per il titolo provinciale?
Affronteremo le ultime gare con lo stesso piglio, ci sono ancora gli ultimi obbiettivi da raggiungere. La super coppa? Daremo il massimo per ben figurare.
Play Off e Play Out tutti da vivere. Una sua ipotesi sulle due griglie ipotetiche e sulla squadra che potrebbe seguirvi in prima, ma anche sulle due che potrebbero lasciare la categoria.
Vedo bene il Fagnano, anche se è ancora da definire l’ultima squadra per la griglia playoff (Fagnano e Sandemetrese su tutte). Per i play out, spero che possa salvarsi lo Spezzano Albanese.