
Grande prova di squadra e personale nella gara con il Gimigliano. Come hai visto la squadra e quali sono, secondo te, gli aspetti su cui bisogna migliorare?
Innanzitutto buon 2020 a tutti i nostri tifosi e lettori. Personalmente ieri è stata una grande prova, sono un pò calato nel finale ma fisicamente stavo bene. Sono molto contento di aver ritrovato il gol, mi mancava. La cosa piu importante però è stata la vittoria, servivano i tre punti e sono arrivati. Diciamo che abbiamo giocato una gara da SOFOME, a differenza del derby! Dobbiamo migliorare ancora sulla gestione della palla, sfruttiamo poco i nostri grandi palleggiatori ma ieri si sono viste ottime trame. Inoltre penso che dobbiamo essere più cattivi perchè creiamo tanto e segnamo poco, non sono esagerato se dico che anche ieri è successo. Sono molto fiducioso comunque perchè adesso abbiamo una squadra completa con margini di crescita pazzeschi.
Sei tra i protagonisti di questa straordinaria famiglia, uno dei fondatori di questa meravigliosa realtà. Qual è la forza di questo gruppo?
Essere tra gli artefici di questa realtà è motivo di estremo orgoglio. Ma più che dirigente io mi sento parte dello spogliatoio. Vivo per il calcio giocato, anche se non nego che i tanti dolori fisici dopo ogni partita mi fanno capire che non giocherò ancora per tanto. Però prima voglio contribuire a portare questa squadra dove merita di stare. Concludo dicendo che la forza di questo gruppo è il gruppo stesso. C’è rispetto e stima tra tutti noi. Lo spogliatoio è sacro!
Mercoledì giornata di recupero in una gara affascinante, contro il Mesoraca. Che impressioni hai su questo match e cosa deve fare la squadra per riuscire a giocare una buona gara?
Quella di mercoledi è una gara che vale sempre e comunque tre punti, non di più, dunque dobbiamo giocare per portare a casa punti in quanto la classifica per noi è bugiarda e dobbiamo recuperare. Ma sono sincero, battere il mesoraca sarebbe un’impresa che porterebbe oltre ai punti anche la consapevolezza di essere cresciuti mentalmente. Penso che se giochiamo con l’intensità che spesso mettiamo in campo possiamo farcela. Ciò nonostante dico che rispettiamo tantissimo i nostri “vicini di casa”. Sono molto forti e ho tanti amici in quella squadra. Li conosco, molto bene!
Per caratteriatiche tecniche vieni spesso utilizzato in un ruolo di supporto alla punta centrale, anche se in tante gare il mister ti ha provato in diversi ruoli. Qual è il ruolo in cui ti senti più a tuo agio?
Io mi sento un trequartista puro, amo giocare a tutto campo, tra le linee. Mi piace sfidare gli avversari in una zona di campo pericolosa e cruciale. Diventa spesso un “face to face”, io o lui. Questo mi affascina. Anche se quella zona di campo spesso, e purtroppo, ti porta a sentire i tacchetti degli avversari.
Obiettivi personali e di squadra per questa stagione.
Quest’anno sento tanta responsabilità addosso, non lo nego, quindi spero di dare alla squadra ciò che necessita, assist e gol. Sarebbe fantastico andare in doppia cifra, punto ai 10 gol, anche se far segnare è come segnare. Amo l’assist! Spero quindi che i miei “bonus” portino questa squadra piu in alto possibile, magari ripetere o migliorare il risultato dello scorso anno. Sarebbe qualcosa di storico. Di eccezionale! Ma non sono troppo umile e cauto se dico che l’obiettivo primario è la salvezza. Quest’anno ci troviamo in uno dei più competitivi campionati degli ultimi 10 anni. Per questo motivo dico che non abbiamo obiettivi precisi, pensiamo a giocare sempre al massimo e a fine anno tireremo le somme. Un saluto a tutti e Forza Sofome!
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ASD Sofome