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Da Sant’Onofrio si chiede rispetto: “Inammissibile l’atteggiamento dell’arbitro”

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Il Presidente della ASD Sant’Onofrio, dopo la gara di seconda categoria del 14 novembre, con una telefonata cordiale, al Presidente dell’Associazione Arbitri di Vibo, Nazzareno Manco, anticipa i motivi che avrebbero portato alla formale protesta nei confronti di un giovane arbitro e che oggi rendiamo pubblica. Il fine è esclusivamente quello di evitare che certe spiacevoli situazioni si possano ripetere, a totale sostegno e a tutela del nostro impegno e dell’impegno di ogni altra Società sportiva dilettantistica, che abbraccia numerose Società affiliate alla FIGC e numerosi tecnici e dirigenti sportivi. Tali tecnici e dirigenti che con laboriosa volontà, responsabilità e serietà lavorano costantemente per puro volontariato al miglioramento dei giovani e alla buona diffusione delle pratiche sportive.

La profonda stima e l’alta considerazione verso i valori propugnati dallo sport, oltre che verso la figura arbitrale e l’Associazione Italiana Arbitri, ci ha indotti ad esprimere delle considerazioni, pur se di natura negativa.
Va premesso che la nostra Associazione (al pari delle altre) lavora con passione e si spende sia per il bene dei ragazzi che per l’intera comunità, tanto da risultare già affiliata, in pochi anni, a ben due Federazioni nazionali ed è attiva nei campionati FIGC-LND, dai bambini dell’attività di base, ai giovani atleti, fino ai calciatori della juniores e della prima squadra. Utilizzando esclusivamente il know-how societario, abbiamo presentato numerosi progetti sia alle istituzioni sportive regionali e nazionali che alla Società Sport e Salute e al Dipartimento dello sport, ottenendo ottimi risultati e i giusti riconoscimenti con importanti progetti, che ci vedono coinvolti sia con importanti Istituzioni che come capofila di accordi di partenariato, che daranno un impatto positivo nell’intero territorio provinciale.
L’ASD Sant’Onofrio è stata da sempre a difesa della categoria arbitrale ed in ogni occasione ha cercato il modo di tutelare i giovani arbitri, che svolgono un ruolo fondamentale sia in campo che fuori, e da domani continuerà a tutelare gli arbitri e la loro Associazione. Comprendiamo, poi, la difficoltà di arbitrare e comprendiamo anche la difficoltà di reperire giovani che abbiano il desiderio di impegnare il loro tempo nelle attività calcistiche. Ciò, però, non è sufficiente a giustificare quanto si è concretizzato durante la gara di domenica 14/11/2021, tra la Fulgor Zungri e la Sant’Onofrio Calcio, valevole per il Campionato di Seconda Categoria – Girone D – Delegazione provinciale di Vibo Valentia.
Sin dai primi minuti, il direttore di gara designato, ha dimostrato un atteggiamento sprezzante e presuntuoso nei nostri confronti, sostanzialmente senza alcun motivo. È stato, il suo, un comportamento insolitamente irrispettoso nei confronti di due categorie sportive importanti al pari del direttore di gara, quali il Presidente della Sant’Onofrio e il suo Mister. Un comportamento inaccettabile, che lascia amarezza per chi è avvezzo alle pratiche sportive. A seguito di una direzione di gara a dir poco insufficiente, il giovane arbitro ha assunto, a volte inspiegabilmente, decisioni che sono andate al di là del verosimile, creando addirittura imbarazzo in tutti i calciatori presenti sul terreno di gioco, anche in quelli della squadra avversaria.
Nell’intervallo tra i due tempi – a seguito di una semplice richiesta di confronto – il Presidente Ciancio ed il Mister Ruccella sono stati zittiti dal giovane arbitro, con atteggiamento a dir poco spocchioso e presuntuoso e con un fare di irragionevole superiorità, fino al pronunciamento di frasi ritenute perlomeno fuori luogo. Comprendiamo che l’errore fa parte del gioco, ma riteniamo spropositato ricevere trattamenti non consoni e poco adeguati alla circostanza, sfociati in offensive nei nostri confronti, esternati da un giovane arbitro, che avrebbe potuto ed avrebbe dovuto dimostrare un atteggiamento più pacato e cordiale, più “intelligente” e tollerante e non un atteggiamento offensivo, quasi denigratorio, che ha riservato esclusivamente e senza motivo alcuno verso la nostra compagine sportiva.

Uff. stampa

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