
Intervista esclusiva al dirigente e tecnico dell’EUFEMIESE vincitrice del campionato di Seconda Categoria girone E. Mister Domenico Napoli risponde alle tre domande di CALABRIADILETTANTI.
Una stagione meravigliosa della sua squadra conclusa nel migliore dei modi, con la seconda promozione consecutiva, questa volta in Prima Categoria. Ma se ripensa a tutto ciò che è stato vissuto, dal giorno in cui avete iniziato la preparazione al campionato ad oggi che tutto è diventato storia, cosa le viene da dire. Ripercorriamo insieme le tappe di questa fantastica stagione.
Innanzitutto grazie alla redazione di Calabria Dilettanti per questa intervista e per quello che fate per le piccole categorie come le nostre. Rispondendo alla domanda, non ho ancora realizzato a pieno quello che veramente abbiamo fatto quest’anno. Partivamo sicuramente per fare bene visti i rinforzi fatti, parlo di Peppe Ascrizzi: centrocampista di assoluta qualità, Filippo Crucitta: attaccante di razza adattissimo a queste categorie e Alvaro Francesco: ragazzo della zona che ci ha aiutato tantissimo con la sua esperienza e con il suo essere un leader nello spogliatoio e con il gruppo totalmente confermato della stagione precedente.
All’inizio non pensavamo mai di poter vincere il campionato viste le squadre che avevano costruito Archi e Bagaladi e visto che il CSPR sembrava irraggiungibile, ma partita dopo partita, con tantissima umiltà, abbiamo acquisito tanta consapevolezza la quale ci ha portati a capire che l’unico modo per fare bene era cercare di lottare per vincere il campionato e così, alla fine, è stato. Abbiamo avuto rispetto per tutti ma paura di nessuno anzi, quando abbiamo battuto il CSPR in trasferta ci era stato detto proprio da loro che noi eravamo la squadra da battere. Il campionato di quest’anno e la vittoria ai playoff dell’anno scorso sono stati vinti quando abbiamo creato la nuova società, di cui anch’io faccio parte, una dirigenza genuina che non fa mancare niente ai giocatori, che è stata sempre presente soprattutto nei momenti di difficoltà, a loro tutti dico grazie.
Quale pensa sia stato il momento decisivo per la vittoria di questo campionato, al di là del giorno della promozione matematica, un momento, una situazione, un aspetto, uno o più calciatori che hanno fatto la differenza in questa stagione.
Ci sono stati diversi momenti che hanno cambiato il nostro cammino ma mai ci siamo abbattuti, siamo stati sempre felici di tutto ciò che ci dava il campo, in qualsiasi partita abbiamo visto la possibilità di giocarcela alla pari con tutti, anche quando siamo stati sconfitti dall’Archi per 5-1, partita che comunque ci vedeva in vantaggio per 1-0 fino al 65’ minuto di gioco in pieno controllo. Quindi, se proprio dovessi scegliere un momento in particolare che ci ha portati alla vittoria del campionato, non potrei far altro che ricordare quella trasferta, da lì ci siamo guardati tutti in faccia ed è partita la nostra volata. La nostra squadra si è sempre contraddistinta per un aspetto in particolare perché con qualsiasi risultato ha sempre cercato di giocare a calcio palleggiando benissimo, peccato non ci siano le statistiche ma credo siamo stati la squadra che ha creato più occasioni da gol e ha avuto più possesso palla, sono presuntuoso nel dire questo, non siamo mai stati dominati secondo me, piuttosto abbiamo dominato la gara per quasi tutte le partite. Per quanto riguarda i giocatori che hanno fatto la differenza, difficilmente io nomino qualcuno, consideri che abbiamo giocato il match decisivo contro il Bagaladi senza il nostro uomo più forte. Per me sono tutti importanti, ognuno di loro ha un punto forte o un pregio che ha fatto la differenza. Certo, quando nella nostra squadra è rientrato il nostro capitano Graziano Cammarere (giocatore che ha militato in Serie D) e dalla Bagnarese è arrivato il fortissimo Enzo Occhiuto (anch’esso con campionati importantissimi di Serie D, Eccellenza e Promozione), inutile nascondere che ci sia stato un salto di qualità importante, ma comunque la squadra nella prima parte di stagione militava nelle zone altissime della classifica. Voglio inoltre dare merito ad una figura fondamentale per questa squadra, il preparatore atletico Antonello Luppino, il mio compagno di viaggio, che ha fatto sì che i ragazzi non subissero infortuni muscolari, con una preparazione atletica di ben altro livello.
Quale sarà il futuro di questa società e di questo gruppo, adesso che è stato fatto un passo importante verso una categoria in cui bisognerà essere ancora più attrezzati.
Intanto abbiamo un’altra partita da fare che è quella della finale Supercoppa Dilettanti contro la Melicucchese, per noi è importante fare benissimo visto che giocheremo tra le nostre mura amiche; si tratta di una competizione che l’Eufemiese nella sua storia non ha mai vinto e vogliamo arricchire la nostra bacheca. Per quanto riguarda il prossimo anno, l’obiettivo, sia della dirigenza che dei giocatori, sarà quello di continuare a divertirsi e far divertire riempiendo il nostro stadio con famiglie e bambini, come abbiamo fatto in questi 2 anni meravigliosi. Siamo felicissimi di poterci misurare con paesi di un certo calibro, Sant’Eufemia d’Aspromonte è un paese che ha vissuto per tantissimi anni di calcio e merita senza dubbio la Prima Categoria. Non vediamo l’ora di ricominciare!