
La vittoria di sabato nel recupero della ventesima giornata del girone C di serie A2 è valsa la terza promozione nella massima serie del calcio a 5 nazionale per il calabrese Marco Scigliano. Il forte laterale, classe 1991, protagonista assoluto ancora una volta nel futsal nazionale dopo le promozioni centrate con l’Atletico Belvedere nel 2015 e con la Feldi Eboli nel 2017. Il primo e l’ultimo successo arrivati direttamente, da primo in classifica, il secondo dopo i play off. Nel 2015 vince il girone B con l’Atletico Belvedere, che chiude con 56 punti, superando la concorrenza molto agguerrita di Cogianco, Isola e Augusta; nel 2017 trionfa dopo la maratona play off con la Feldi Eboli mettendo in fila Policoro, Meta e Milano e siglando 15 reti totali; nel 2021 vince ancora il girone B, stavolta con il Manfredonia C5 e le reti stagionali sono 13.

Altro campionato nazionale nel cassetto, altra annata da assoluto protagonista. Raccontaci questa cavalcata con il tuo Manfredonia.
È stata una stagione particolare, molto più difficile rispetto alle altre per via del covid e dei protocolli da seguire. Allenamenti, tamponi, partite regolari, recuperi, stop forzati, ecc. Ma alla fine siamo rimasti sempre sul pezzo e tutti insieme abbiamo lottato per vincere questo campionato.
Come anticipato nella prefazione hai raggiunto la terza promozione in serie A in carriera. Quali sono le differenze in questi tre trionfi?
Ho avuto la fortuna di ottenere tre promozioni in A: la prima con l’Atletico Belvedere, la seconda con la Feldi Eboli e la terza con il Manfredonia. Sono tre vittorie differenti, ma speciali, che porterò sempre nel mio cuore. A livello personale di gioco nelle prime due stagioni citate ero un giocatore diverso, molto più dinamico ed offensivo, ora curo molto di più la fase difensiva e il possesso della palla.
Il campionato di A2 ti calza a pennello, ma la serie A alza l’asticella. Qual sarà il prossimo obiettivo?
Ho avuto numerose esperienze in serie A, a partire dalla prima con la maglia della mia città, Cosenza, per passare poi a quelle della Cogianco, Napoli e Feldi Eboli. Sicuramente la serie A è molto diversa dalla serie A2 sia per il livello tecnico/tattico, sia per quello fisico. In questi anni ho disputato gare di Coppa Italia, Winter Cup e Play off scudetto nella massima serie contro le migliori squadre del panorama del futsal italiano. Sono orgoglioso di quello che ho fatto e che continuo a fare. Per quanto riguarda il mio prossimo obiettivo ancora non è il momento di pensarci, ora mi godo la vittoria e il meritato riposo.
Parliamo un pò di Calabria, tante squadre della nostra terra hanno vinto nel nazionale, ma poi sono sparite. E’ solo un problema economico e di programmazione o c’è altro secondo te?
Uno dei motivi principali parte proprio dalla base, ovvero la scarsità di strutture ben attrezzate e pronte per i campionati nazionali. Passando poi al vertice delle società e nel suo staff dirigenziale, con la pochissima presenza di figure realmente preparate.
Chiudiamo con una domanda che ti avranno posto tante volte. Quando ti vedremo giocare nuovamente in Calabria?
Questo non lo so, insieme al mio procuratore come sempre valuteremo il meglio per me e la mia carriera. Vedremo cosa ci riserva il futuro; intanto mi auguro che il futsal nazionale in Calabria diventi una realtà ben solida e consolidata.